Infatti, nel pomeriggio del sabato 15 giugno l’autovettura Fiat Idea con cinque suore a bordo stava precipitando in un dirupo sulla SP 126 di Portigliola con direzione di marcia SS106 – Locri.
La conducente dopo aver sbandato in una curva perdeva il controllo del veicolo ed andava a sfiorare prima il muretto di cinta opposto al senso di marcia per poi finire ad impattare il muretto di destra, in pietra e cemento armato, a protezione di una scarpata provocando l’abbattimento e finendo in bilico sul dirupo.
Nel rilievo il comandante dei carabinieri scrive che a fermare l’autovettura affinché non precipitasse nel dirupo sia stato un albero, ma albero di grosso fusto lì non c’era, solo sterpaglie e arbusti che non potevano sostenere l’impatto.
Quando ancora non era arrivata a noi la notizia dell’incidente stavamo nella sala del Centro Pastorale della Diocesi di Locri in attesa della cerimonia di chiusura del processo diocesano della Causa di Beatificazione della Serva di Dio Madre Giuditta Martelli.
Il Sindaco di Portigliola Dott. Luglio Rocco che era appena passato dal luogo dell’incidente disse: Oggi avete ricevuto il primo miracolo per intercessione di Madre Giuditta, cinque vostre suore sono salve da morte sicura. Infatti, le cinque suore sono uscite illese, non si sa come sono rimaste sbarrate le porte di destra del veicolo che si affacciavano sul burrone mentre nell’impatto si aprivano le porte di sinistra dove un piccolo spazio di terra ferma permetteva loro di uscire dal veicolo e risalire sulla scarpata.
L’autovettura completamente distrutta è stata rottamata, mentre le suore se la sono cavata solo con qualche ammaccatura.
(Madre Rita Sgambellone)
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